Il Dio romano, Lucifero, il Figlio dell'Aurora, era il Portatore di Luce, lo Spirito dell'Aria, la personificazione della luminosità della Conoscenza che spazza via le Tenebre dell'Ignoto e ogni falsità.
Nella mitologia cristiana, Egli è divenuto sinonimo di malvagità, la quale era solo un espediente per poter perpetrare fumose definizioni e ridicoli valori!
E' tempo di sistemare le cose.
Falsi moralismi ed occulte inesattezze devono essere corretti!
Divertenti come possono essere, le molteplici storie e le favolette circa il culto del diavolo devono essere riconsciute come tali obsolete assurdità.
E' stato detto "la Verità renderà gli uomini liberi".
La verità, da sola, non ha mai reso libero nessuno.
Soltanto il Dubbio può provocare l'emancipazione mentale.
Senza il meraviglioso elemento del dubbio, la porta attraverso cui passa la Verità, sarebbe chiusa a doppia mandata, indifferente alla maggior parte dei vigorosi colpi di migliaia di Luciferi
Quanto è comprensibile che le sacre scritture abbiano imputato il monarca infernale di essere il "padre delle menzogne", un magnifico esempio di inversione di ruolo.
Se uno crede all'accusa teologica che il diavolo rappresenta la falsità, allora dovrebbe sicuramente essere d'accordo che fu Lui e non dio, a stabilire tutte le religioni spirituali e che scrisse tutte le cosidette "Sacre Bibbie"!
Quando un dubbio è seguito da altri dubbi, la bolla, enormemente cresciuta per le menzogne accumulate, rischia di esplodere.
Per coloro che già dubitano le presunte verità, io sarò la Rivelazione!
Allora Lucifero sorgerà!
Ora è tempo di dubitare!
La bolla delle menzogne è esplosa ed il suo schianto è l'Urlo del Mondo!

sabato 20 marzo 2010

Gesù è Dio?

I seguaci del Nazareno nel corso dei secoli lo hanno esaltato, invocato, glorificato sempre di più fino a renderli un culto superiore a quello di YHWH e rendere lui stesso quel Dio.


il Dogma della Trinità è stato promulgato nel 325 nel Concilio Ecumenico di Nicea per risolvere la diatriba con gli ariani (che sostenevano che Gesù, sebbene divino, non fosse uguale al Padre) e opprimere definitivamente e una volta per tutte le voci non concordi con la santa dottrina dei Padri Ecclesiastici, scomunicando, reprimere e bollare come eretici tutti gli altri cristiani.


Ma leggiamo in quello che è considerato da questi ispirati dallo Spirito Santo, la matrice stessa della loro credenza, il Vangelo e scopriamo dalle sue stesse parole se Gesù si è mai proclamato Dio o se i suoi più diretti apostoli avevano mai creduto alla verità di fede della Trinità.


I) Gesù ha mai insegnato che esiste un solo Dio in tre persone?


Gesù rispose: «Il primo comandamento è: Ascolta, Israele.
Il Signore Dio nostro è l'unico Signore (Marco 12:29)

Questa è la vita eterna: che conoscano te, [Padre], l'unico vero Dio,
e colui che hai mandato, Gesù Cristo. (Giovanni 17,3)


In queste semplici, ma inequivocabili parole si evince senza possibilità di revoca che Gesù considerasse esclusivamente suo Padre come l'unico suo Dio e Signore, esplicitamente escludendosi e distinguendosi da questo come colui che viene mandato da lui.


II) Gesù ha mai detto di essere Onniscente?

Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa,
neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
(Matteo 24,36)

Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce,
neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
(Marco 13,32)

Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede
per render noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere
(Apocalisse 1:1)


Se nei primi due casi i cristiani si giustificano, appellandosi ad una natura umana del Cristo che poteva anche non sapere tutto in quanto limitato in un corpo di carne, il ragionamento non è più valido nell'ultimo caso che è riferito ad un Gesù già risorto e asceso al cielo, non più fatto di carne e sangue, ma di spirito e perfezione, ovvero ciò che gli stessi cristiani definiscono come la natura divina di Gesù. Ma Gesù in quanto onniscente, avrebbe dovuto conoscere la Rivelazione da se stesso, e non riceverla dal Padre, rivelando quindi che ci fu un momento in cui fu senza la Rivelazione, sbugiardando di fatto la presunta onniscenza divina.



III) Gesù si è mai considerato Onnipotente?


Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico,
il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre
(Giovanni 5,19)

Io non posso far nulla da me stesso;
perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
(Giovanni 5,30)

Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo,
allora saprete che non faccio nulla da me stesso,
ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo.
(Giovanni 8,28)

Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
(Giovanni 14:10)

E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
(Giovanni 17,22)

Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te
(Giovanni 17:7)



La risposta rivelatrice di Gesù ci fa capire che nulla, nemmeno ogni singolo miracolo, nemmeno la creazione dell'universo, era mai stato opera di un suo indipendente potere, ma era il Padre che agiva, usandolo come strumento, per mezzo lui.


IV) Gesù si è mai considerato infinitamente buono?

Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono.
(Matteo 19:17)

Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
(Marco 10,18)

Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio.
(Luca 18,19)


Anche ammesso che Gesù era oggettivamente buono [cosa altamente discutibile], le sue parole non possono essere lette in maniera diversa che non si considerasse e distinguesse come essere distinto da Dio.


V) Gesù ha mai dichiarato di essere uguale al Padre?

perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. (Giovanni 8:42)

Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato,
egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare.
(Giovanni 12,49)

io vado dal Padre, perche' il Padre e' piu' grande di me
(Giovanni 14:28)

Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
(Giovanni 20,17)

non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio.
(Apocalisse 3:2)

Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo. (Apocalisse 3:12)


Se anche qua, i cristiani diranno che Gesù si riveriva alla sua natura umana quando Gesù ha detto che il Padre è più grande di lui, cosi non vale per ciò che dichiara in Apocalisse, dove, completamente spoglio e scevro della sua limitata natura carnale, è assiso di nuovo alla Destra del Padre e nonostante questo continua ancora a chiamarlo il suo Dio.
Un subordinazionismo inconciliabile con un credo atanasiano che vuole le tre persone divine
«una sola divinità, uguale gloria, coeterna maestà



VI) il Figlio e il Padre hanno una sola volontà?

Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
(Matteo 20,23)

Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». (Marco 10:40)

E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!. (Matteo 26,39)

E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!
Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». (Marco 14,36)

«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!
Tuttavia non sia fatta la mia
, ma la tua volontà». (Luca 22,42)

Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! (Giovanni 12:27)

Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa:
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
(Matteo 27,46)

Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa:
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
(Marco 15,34)

Gesù rispose: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.
Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. (Giovanni 7:16-17)

perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. (Giovanni 6,38)

Inequivocabili e schiaccianti le parole di Gesù, che rivelano non solo una volontà diversa da quella del Padre, ma addirittura due dottrine diverse, togliendo ai cristiani l'ultimo appiglio della natura umana del Cristo che a questo punto vuole un Dio Schizofrenico e in conflitto con se stesso sia dal punto di vista morale che comportamentale.


VII) Gesù ha mai voluto essere adorato?

Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché sia glorificato il Padre nel Figlio. (Giovanni 14,13)

perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
(Giovanni 15:16)

In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
(Giovanni 16:23)

Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai».(Luca 4,8)

Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto».
(Matteo 4,10)

Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori.
(Giovanni 4,23)


E' chiaro che Gesù abbia sempre insegnato di adorare solo suo Padre - e non anche se stesso o lo Spirito Santo -, e che le preghiere rivolte al Cristo siano esclusivamente come mezzo di intercessione per arrivare a Dio Padre.



Cosa dice Gesù contro gli Idolatri e coloro che non servono l'unico vero Dio?

Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna! (Apocalisse 22:10)

Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte.
(Apocalisse 22:15)



Epilogo:


Ci sarebbe da trattare anche cosa ne pensassero gli apostoli della Trinità e Divinizzazione di Gesù -ma questo verrà fatto in un post a parte, per non appesantire la già grande mole di informazioni di questo topic.

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